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Testi curati da Arch. Andrea Barbato e Arch. Alessandra Bianca
| Tema | Link |
|---|---|
| Bioarchitettura e Bioedilizia | Vai all'articolo |
| Materiali Bioedilizia | Vai all'articolo |
| Materiali Inquinanti in Casa | Vai all'articolo |
| Sintomi Inquinanti Indoor | Vai all'articolo |
| Ridurre l'Inquinamento in Casa | Vai all'articolo |
| Muschi e Licheni nell'Interior Design | Vai all'articolo |
| Piante da Interni Anti - Inquinamento | Vai all'articolo |
La bioarchitettura e la bioedilizia rappresentano due facce, ma della stessa medaglia in realtà, entrambe orientate verso un approccio di costruzione che non solo rispetta l'ambiente, ma promuove anche il benessere degli occupanti degli edifici. La bioarchitettura si concentra sulla progettazione di edifici che siano in armonia con l'ambiente, utilizzando materiali naturali e tecniche costruttive che minimizzano l'impatto ambientale. Studiala progettazione Bio - Climatica e le tecniche che riducono l'impatto ambientale.
D'altra parte, la bioedilizia si occupa più specificamente dei materiali utilizzati, enfatizzando l'uso di elementi naturali e riciclabili come legno, canapa, argilla, paglia, lino e sughero.
Questi materiali sono scelti quindi non solo per le loro proprietà isolanti e per il loro basso impatto ambientale, ma anche per migliorare la qualità dell'aria interna e ridurre i costi energetici a lungo termine.
Le proprietà intrinseche della bioedilizia includono l'efficienza energetica, l'utilizzo di tecnologie avanzate per il riscaldamento, il raffreddamento e l'isolamento termico, e la progettazione di spazi che massimizzino l'uso delle risorse naturali come il sole e il vento.
Questi principi non solo contribuiscono a ridurre l'impronta ecologica degli edifici, ma offrono anche vantaggi economici significativi, riducendo i costi operativi e di manutenzione.
La bioarchitettura e la bioedilizia non sono solo una scelta etica, ma anche pratica, rispondendo alla crescente domanda di edifici sostenibili che possano affrontare le sfide dell'urbanizzazione e del cambiamento climatico.
La bioedilizia, conosciuta anche come edilizia sostenibile, offre numerosi vantaggi sia per l'ambiente che per gli occupanti degli edifici costruiti seguendo i suoi principi. Uno dei principali obbiettivi è il risparmio energetico, ottenuto attraverso l'uso di materiali isolanti naturali e tecniche costruttive che minimizzano la perdita di calore in inverno e riducono il surriscaldamento in estate. Questo non solo comporta una riduzione dei costi di riscaldamento e climatizzazione, ma contribuisce anche a un minor impatto ambientale grazie alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Inoltre, la bioedilizia promuove la salute e il benessere degli occupanti, grazie all'assenza di sostanze tossiche nei materiali da costruzione e a un miglioramento della qualità dell'aria e dell'acqua all'interno degli edifici.
Un altro vantaggio significativo è la riduzione dell'impatto ambientale durante il ciclo di vita dell'edificio, dalla sua costruzione fino alla sua demolizione. I materiali utilizzati nella bioedilizia sono spesso ricavati da risorse rinnovabili e sono selezionati per il loro basso impatto ecologico, contribuendo così alla conservazione delle risorse naturali. La bioedilizia incoraggia anche l'uso di tecnologie che favoriscono l'efficienza energetica, come i pannelli solari e i sistemi di raccolta dell'acqua piovana, che possono ulteriormente ridurre i costi operativi e l'impronta ecologica degli edifici.
In termini economici, la bioedilizia può offrire vantaggi come: minori costi di manutenzione e una maggiore durata degli edifici, grazie all'uso di materiali durevoli e tecniche costruttive di alta qualità.
Anche i tempi di costruzione possono essere ridotti rispetto a quelli dell'edilizia tradizionale, grazie a processi costruttivi più efficienti e all'uso di componenti prefabbricati. Inoltre, gli edifici in bioedilizia possono beneficiare di incentivi e detrazioni fiscali, rendendo l'investimento iniziale più accessibile.
Dal punto di vista architettonico, la bioedilizia offre una grande libertà di personalizzazione, permettendo di creare spazi che rispondono alle esigenze specifiche degli utenti e che si integrano armoniosamente con l'ambiente circostante.
Il mix tra estetica e funzionalità, insieme al rispetto per l'ambiente, rende sempre più la bioedilizia una scelta sempre più popolare e consapevole per chi cerca una soluzione abitativa sostenibile e di qualità.
Tra i materiali più comuni e popolari sicuramente vi è il legno, proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, che offre eccellenti proprietà isolanti e meccaniche, essendo resistente e al contempo flessibile. Poi troviamo il sughero, un altro materiale eccezionale per l'isolamento termico e acustico, oltre a essere completamente riciclabile e biodegradabile. L'argilla cruda invece è spesso utilizzata per intonaci e rivestimenti, grazie alla sua capacità di regolare l'umidità interna e di contribuire a creare un ambiente salubre.
Il vetro cellulare, ottenuto da vetro riciclato, è impermeabile e resistente alla compressione, rendendolo ideale per l'isolamento delle fondazioni. Materiali isolanti naturali come la fibra di cellulosa, la lana di pecora e la paglia sono scelte per le loro proprietà termiche e per il basso impatto ambientale durante la produzione e lo smaltimento.
La canapa, la juta e il bambù sono materiali rinnovabili per eccellenza che stanno guadagnando popolarità per la loro resistenza e per il basso impatto ecologico.
Spesso, senza rendercene conto, gli ambienti domestici possono nascondere fonti di inquinamento che influenzano negativamente l'aria che respiriamo. Materiali da costruzione, mobili, vernici e persino prodotti per la pulizia possono rilasciare sostanze nocive, come i Composti Organici Volatili (COV), che si diffondono nell'aria e possono causare problemi di salute come mal di testa, affaticamento, allergie e difficoltà respiratorie. Spesso la casa è più inquinata all'interno che all'esterno.
Per ridurre l'inquinamento indoor, è fondamentale fare scelte corrette riguardo ai materiali e ai prodotti che utilizziamo in casa. Optare quindi per materiali naturali e soluzioni ecocompatibili può fare una grande differenza. Ad esempio, l'utilizzo di legno non trattato proveniente da foreste certificate e sostenibili, vernici a base d'acqua e tessuti naturali può contribuire a creare un ambiente domestico più sano.
Quando si tratta di mantenere un ambiente domestico sano, è essenziale conoscere quali sono i materiali che possono rilasciare sostanze inquinanti nell'aria che respiriamo. Alcuni materiali comunemente utilizzati in casa possono essere fonti di inquinamento indoor e dovrebbero essere evitati o sostituiti con alternative più sicure.
1. Vernici per Interni. Le vernici tradizionali possono contenere solventi volatili che contribuiscono all'inquinamento indoor. È preferibile scegliere vernici a basso contenuto di COV o vernici naturali.
2. Mobili in Truciolato. Spesso contengono formaldeide, un composto organico volatile che può essere rilasciato nell'aria interna. Optare per mobili in legno massello o certificati come a bassa emissione di formaldeide è una scelta più salutare.
3. Amianto. Sebbene l'uso dell'amianto sia stato limitato, può ancora essere presente in vecchi edifici. È noto per essere cancerogeno e deve essere rimosso da professionisti.
4. Formaldeide. Presente in resine utilizzate per tappeti e isolanti, può causare irritazione e problemi respiratori. Verificare la presenza di formaldeide nei materiali e scegliere prodotti con etichette che indicano bassi livelli o assenza di questa sostanza.
5. Fibre Minerali Sintetiche. Utilizzate in isolanti, possono irritare la pelle e le vie respiratorie. Considerare l'uso di isolanti naturali come la lana di pecora o il cotone.
6. Composti Organici Volatili (COV). Presenti nelle colle, solventi e alcuni tipi di pavimentazione, possono avere effetti nocivi sulla salute. Scegliere materiali con certificazioni che garantiscono bassi livelli di emissione di COV.
7. Detersivi e Prodotti per la Pulizia. Molti di questi prodotti contengono sostanze chimiche aggressive come composti organici volatili (VOC) che possono evaporare nell'aria e causare irritazioni.
8. Deodoranti per Ambiente. Spesso contengono COV e altre sostanze chimiche. Considerare alternative naturali come oli essenziali.
9. Muffa e Polvere: Ambienti con elevata umidità possono favorire la crescita di muffe, che non solo danneggiano le strutture ma possono anche causare problemi respiratori e allergie. Non sono materiali, ma possono accumularsi a causa di materiali porosi o mancanza di ventilazione. Mantenere la casa pulita e ben ventilata aiuta a prevenire questi problemi.
10. Fumo di Sigarette. È una delle principali fonti di inquinamento indoor e dovrebbe essere evitato all'interno delle abitazioni.
11. Dispositivi Elettronici e Impianti. PC, stampanti e fotocopiatrici possono emettere ozono e altre sostanze chimiche, soprattutto se non adeguatamente ventilate o mantenute. Alcuni possono emettere particelle sottili e altre sostanze inquinanti. Assicurarsi che gli impianti siano ben mantenuti e che i dispositivi elettronici siano utilizzati in modo responsabile.
12. Aria Esterna Inquinata. Anche se non è un materiale interno, l'aria esterna può influenzare significativamente la qualità dell'aria interna. Utilizzare purificatori d'aria e piante che migliorano la qualità dell'aria può aiutare a mitigare questo problema.
13. Allergeni. Pollini, acari della polvere, peli di animali domestici e muffe sono tra gli allergeni più comuni che possono compromettere la qualità dell'aria interna e causare reazioni allergiche.
14. Processi di Combustione. Gli apparecchi che bruciano combustibili come gas, legna o petrolio, inclusi stufe, caminetti e piani di cottura, possono emettere monossido di carbonio, biossido di azoto e particolato fine, tutti nocivi per la salute umana. Attenzione anche alle candele di bassa qualità derivate dal petrolio
15. Materiali da Costruzione e Arredamento. Vernici, colle, adesivi, solventi e altri materiali utilizzati in edilizia e nell'arredamento possono rilasciare VOC e altre sostanze chimiche nell'aria interna.
16. Antiparassitari. L'uso di antiparassitari all'interno degli edifici può portare alla presenza di residui chimici nell'aria e sulle superfici, con potenziali effetti nocivi per gli occupanti.
Questi sintomi possono essere acuti, manifestandosi poco dopo l'esposizione, o cronici, sviluppandosi nel tempo a seguito di esposizioni ripetute.
È importante notare che questi sintomi possono essere scatenati da una vasta gamma di inquinanti, tra cui fumo di tabacco, muffe, prodotti chimici, gas di scarico da apparecchiature di combustione e materiali da costruzione.
Inoltre, la sensibilità individuale gioca un ruolo significativo; ciò che potrebbe essere un lieve irritante per una persona potrebbe causare reazioni più gravi in un'altra.
La diagnosi e il trattamento di questi sintomi richiedono un'attenta valutazione medica. Se si sospetta che la qualità dell'aria indoor sia la causa di sintomi persistenti, è consigliabile consultare un professionista.
Allo stesso tempo, è utile adottare misure preventive per migliorare la qualità dell'aria indoor, come una ventilazione adeguata, la riduzione dell'uso di prodotti chimici e la manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento e di aria condizionata.
Visto però la scarsa presa di coscienza delle persone su questa tematica e la rara richiesta di esami scientifici nella propria abitazione, ci porta a dire che allora prevenire è meglio che curare.
1. Sintomi Respiratori. Difficoltà respiratorie, tosse, respiro sibilante e peggioramento di condizioni asmatiche o allergiche preesistenti sono tra i sintomi più immediati e evidenti.
2. Irritazioni. Gli occhi, la gola, il naso e la pelle possono subire irritazioni, che si manifestano con arrossamento, prurito o sensazione di bruciore.
3. Sintomi Neurologici. Mal di testa, vertigini e nausea sono sintomi neurologici che possono essere scatenati dall'esposizione a determinati inquinanti, come i VOC o il monossido di carbonio.
4. Sintomi Generici. Stanchezza, “Malaise” (malessere) generale e sensazione di malessere possono essere sintomi meno specifici ma comunque indicativi di una possibile qualità dell'aria indoor scadente.
5. Sintomi da Sindrome dell'Edificio Malato (SBS). In alcuni casi, gli individui possono sperimentare una combinazione di sintomi che includono affaticamento, difficoltà di concentrazione e sensibilità agli odori, che sono raggruppati sotto la definizione di Sindrome dell'Edificio Malato.
L'innovazione nel settore edilizio offre nuove possibilità per combattere l'inquinamento indoor. Materiali con proprietà fotocatalitiche, come il biossido di titanio, possono decomporre le particelle di sporco organico e contribuire alla purificazione dell'aria. Questi materiali sono già disponibili sul mercato sotto forma di vetri autopulenti, cementi e vernici fotocatalitiche, che offrono benefici sia in termini di salute che di manutenzione e durata dei materiali. I Materiali con proprietà fotocatalitiche non solo non inquinano, ma abbattono l'inquinamento nell'ambiente circostante come se fossero delle piante mangia fumo, questi materiali infatti vengono definiti come Eco Attivi. Illumya è una pittura fotocatalitica di Boero, che contiene nano - titanio fotocatalitico abbatte sostanze inquinanti e di odori persistenti.
Abbatte inoltre la proliferazione di batteri, germi e muffe. Per il suo funzionamento del tutto natura ha bisogno dell’esposizione verso fonti luminose naturali o artificiali (raggi UV). Trasforma grazie alla fotocatalisi gli inquinanti in sale e calcio. Per gli esterni è particolarmente indicato dove grazie all’esposizione solare naturale e la pioggia che elimina facilmente il sale e il calcio prodotto, lascia intatti e puliti i muri esterni così da ridurre il loro deterioramento.
Infine per l'abbattimento della Formaldeide possiamo citare l'idropittura Alpha Air Clean Mat di Sikkens, che ne abbatte ben l'80%. Noi di Easy Home Milano forniamo gratuitamente una Brochure dove stanza per stanza indichiamo i giusti prodotti da utilizzare.
1. Aerazione regolare. È essenziale areare i locali quotidianamente per ridurre la concentrazione di inquinanti indoor. Aprire le finestre per permettere un ricambio d'aria è un passo semplice, ma sempre efficace.
2. Controllo del microclima. Mantenere la temperatura e l'umidità a livelli confortevoli, generalmente tra il 30% e il 50% di umidità relativa, può limitare la presenza di allergeni come acari e muffe.
3. Piante purificanti. Alcune piante da appartamento, come i crisantemi e la dracena, sono note per la loro capacità di assorbire sostanze nocive .
4. Pulizia regolare. Ridurre la polvere e gli allergeni attraverso una pulizia frequente può notevolmente migliorare la qualità dell'aria. Utilizzare aspirapolvere con filtri HEPA e panni umidi per evitare di sollevare la polvere nell'aria.
5. Riduzione dell'uso di sostanze chimiche. Scegliere prodotti di pulizia naturali o con basso contenuto di composti organici volatili (VOC) .
6. Manutenzione degli impianti di ventilazione. Assicurarsi che gli impianti di ventilazione siano puliti per garantire un adeguato ricambio d'aria.
7. Monitoraggio della qualità dell'aria. Utilizzare dispositivi che misurano la qualità dell'aria indoor può aiutare a identificare problemi.
8. Evitare il fumo di tabacco. Il fumo è una delle principali fonti di inquinamento indoor e può avere effetti negativi sulla salute di tutti gli occupanti.
9. Scegliere arredi e materiali a bassa emissione: Mobili, vernici e materiali da costruzione possono emettere VOC. Scegliere prodotti con etichette che indicano basse emissioni può contribuire a migliorare la qualità dell'aria.
10. Uso consapevole di profumatori e candele. Se utilizzati, è preferibile scegliere quelli realizzati con sostanze naturali per evitare l'aggiunta di inquinanti all'ambiente domestico.
I muschi, sono stati oggetto di studi approfonditi che hanno dimostrato la loro efficacia nel monitoraggio dell'inquinamento atmosferico. Il progetto MOSSCLONE, ad esempio ha sviluppato un metodo per controllare la qualità dell'aria basato su un clone di muschio devitalizzato utilizzato come sensore passivo di contaminanti. Questo approccio offre vantaggi competitivi rispetto ai metodi di monitoraggio tradizionali: è più economico, ha un minore impatto ambientale e permette di monitorare una vasta gamma di sostanze inquinanti con lo stesso dispositivo. Anche i licheni sono noti per la loro capacità di Bio Accumulo e sono stati utilizzati in diverse tecniche di Bio Monitoraggio ambientale. La biodiversità dei licheni epifiti, si è rivelata ad esempio un eccellente bioindicatore dell'inquinamento prodotto da sostanze gassose. Inoltre, la loro capacità di assorbire inquinanti atmosferici come biossido di carbonio, ossidi di azoto e particelle sospese li rende alleati preziosi nella lotta contro l'inquinamento.
L'impiego di muschi e licheni nel contesto urbano può essere realizzato con la creazione di pareti verdi e tetti muschiosi, che oltre a fornire un isolamento termico naturale, fungono da filtri per l'aria, intrappolando e degradando gli inquinanti.
Anche le soluzioni applicate nel mondo Indoor offre nuove esperienze creative interessanti. Sono sempre più utilizzate nel mondo degli Hotel, Uffici e Ristoranti anche per la peculiarità di ridurre l'inquinamento acustico. Ma anche nelle abitazioni sono particolarmente vantaggiose. Offrono come già detto vantaggi in termini qualitativi dell’aria e hanno anche una notevole capacità fonoassorbente.
Cosa possono abbattere:
1. Biossido di Carbonio (CO2)
2. Ossidi di Azoto (NOx)
3. Particelle Sospese: come polvere e fuliggine.
4. Metalli Pesanti
5. Anidride Solforosa (SO2)
La qualità dell'aria all'interno delle nostre abitazioni può essere compromessa da una varietà di inquinanti, come composti organici volatili (VOC), formaldeide, benzene e tricloroetilene, che si trovano comunemente in mobili, vernici, prodotti per la pulizia e apparecchiature elettroniche. Fortunatamente, esiste anche un modo naturale e decorativo per combattere questo problema: le piante da interno.
Le piante non sono solo un elemento estetico che aggiunge vita e colore alle nostre case, ma svolgono anche un ruolo cruciale nel migliorare la qualità dell'aria. Attraverso il processo di fotosintesi, le piante assorbono l'anidride carbonica e rilasciano ossigeno, contribuendo così a purificare l'aria che respiriamo. Alcune specie di piante hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci nell'assorbire e neutralizzare gli inquinanti nocivi.
Uno studio condotto dalla NASA verso la fine degli anni '80 ha evidenziato la capacità di alcune piante da appartamento di filtrare l'aria e rimuovere sostanze tossiche. Tra le piante più efficaci in questo senso, troviamo:
- Sansevieria trifasciata, comunemente nota come "lingua di suocera", che è in grado di filtrare la formaldeide spesso presente nei prodotti per la pulizia e nei tessuti per la cura personale.
- Ficus benjamina, che aiuta a eliminare la formaldeide contenuta nei tappeti e nei mobili, oltre al tricloroetilene ed al benzene.
- Chrysantheium morifolium, o crisantemo, che contribuisce a filtrare il benzene, normalmente presente nei collanti, nelle vernici, nelle plastiche e nei detersivi.
- Aloe vera, nota per le sue proprietà benefiche, è anche efficace contro la formaldeide e il benzene.
- Dracaena marginata, che oltre ad essere una pianta ornamentale, è utile per ridurre la presenza di VOC.
Oltre a queste, esistono molte altre piante che possono contribuire a migliorare l'ambiente domestico, come l'edera (Hedera helix), il pothos (Scindapsus spp.) e il filodendro (Philodendron oxycardium), che sono efficaci nel ridurre la quantità di inquinanti nell'aria interna.
È importante sottolineare che, mentre le piante possono fornire un contributo significativo alla purificazione dell'aria, non sostituiscono la necessità di mantenere buone pratiche di ventilazione all'interno della casa. È consigliabile aprire regolarmente le finestre per permettere un adeguato ricambio d'aria e ridurre l'accumulo di inquinanti.
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